LA GIORNATA

Attentato a Fico, il premier della Slovacchia in «condizioni stabili ma serie». Juraj Cintula: «Orgoglioso del mio gesto». Il presidente Peter Pellegrini: «Ho parlato con lui»

Gli aggiornamenti di giornata dopo l'attentato

Attentato a Fico, il premier della Slovacchia in «condizioni stabili ma serie». Juraj Cintula: «Orgoglioso del mio gesto». Il presidente Peter Pellegrini: «Ho parlato con lui»

Medici, le condizioni di Fico stabilizzate ma ancora gravi

Le condizioni del primo ministro slovacco Robert Fico sono stabilizzate dal punto di vista medico ma sono ancora gravi: lo ha confermato nel pomeriggio la direttrice dell'ospedale Roosevelt, Miriam Lapuníková, come riporta Aktuality. Secondo le informazioni ufficiali può comunicare e finora è stato sottoposto a una sola operazione.

Presidente slovacco: ho parlato con Fico

 Peter Pellegrini, il presidente eletto della Slovacchia, ha detto di aver potuto parlare con Robert Fico in ospedale. «Era molto stanco ed ancora in una situazione di salute difficile. Abbiamo parlato di quanto fossi felice che sia sopravvissuto e gli augurato una pronta guarigione». E' quanto ha detto il presidente slovacco eletto Petr Pellegrini riferendo, durante una conferenza stampa, di essere andato a trovare il premier Robert Fico ricoverato in ospedale in una situazione ancora «molto grave». «E' scampato alla morte per un soffio», ha affermato, spiegando che se le ferite fossero state «appena pochi millimetri più in là, ora staremo parlando di lui come di un primo ministro scomparso». «E' stato un colloquio molto personale, ci conosciamo da oltre 20 anni», ha detto ancora Pellegrini, spiegando che «i medici mi hanno detto di essere breve». «Gli ho detto che siamo al suo fianco e gli inviamo un sacco di energia e che lui supererà questa difficile situazione - ha concluso - era molto, molto stanco e non è stato parlare con lui più a lungo o parlare della situazione politica».

Ministro slovacco: l'aggressore è un lupo solitario

«Quello di ieri è stato un tentato omicidio premeditato» e non un incidente. «Lo scontro politico ha portato fino a un tentato omicidio», lo ha detto il ministro della Difesa Robert Kalinak a Bratislava. «Un omicidio politicamente motivato», ha aggiunto il ministro dell'Interno Matus Sutaj Estok. L'aggressore "é un lupo solitario, e non fa parte di movimenti politici ma era insoddisfatto dell'esito delle elezioni».

Ministro slovacco: «Le condizioni del premier Robert Fico restano molto serie»

«Le condizioni del premier Robert Fico restano molto serie». Lo ha detto il ministro della Difesa Slovacca, Robert Kalinak. «Purtroppo non possiamo parlare di prognosi positiva per ora perchè le ferite sono molto estese e il corpo sta reagendo con difficoltà. Abbiamo molta fiducia nel team dei medici», ha aggiunto. 

Fico sarà operato anche all'anca

Il premier slovacco Robert Fico sarà sottoposto a una nuova operazione, questa volta all'anca. Lo scrive il sito del quotidiano Pravda riferendo che i chirurghi sono riusciti a fermare l'emorragia nell'addome ma è necessario un intervento all'articolazione.

Ue: "Preoccupa la violenza, aumenta divisioni in Europa"

«Condanniamo ogni atto di violenza contro personalità politiche. Siamo certamente preoccupati da questi fenomeni che possono aumentare le divisioni all'interno dell'Ue e nelle nostre democrazie». Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, commentando l'attacco al premier slovacco Robert Fico. «Bisogna prestare particolare attenzione a questi fenomeni.

Questo è il motivo per cui ci impegniamo ad adottare misure, in particolare sulla diffusione dell'incitamento all'odio con attenzione alla diffusione online», ha aggiunto.

Tajani: attentato a Fico sconvolge, lotta a toni violenti

«Quando si spara a un primo ministro, in una realtà come l'Europa che dovrebbe essere la patria dello stato di diritto, della libertà e della democrazia, c'à un grande sconvolgimento. Continuiamo a batterci perché non ci siano innalzamenti di toni. Poi a volte quando ci sono toni esacerbati e parole violente c'è sempre lo squilibrato che poi compie il gesto folle. Ecco perché, quando di difendono le proprie idee, bisogna sempre usare un linguaggio serio, credibile e corretto. Si possono criticare gli avversari ma mai usare parole violente e toni minacciosi perché rischia di essere un cattivo esempio per i cittadini». Lo ha detto il segretario nazionale di Forza Italia, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a margine di una iniziativa elettorale a Livorno. 

L'attentatore: non volevo ucciderlo, orgoglioso del mio gesto

Juraj Cintula, l'uomo di 71 anni che ieri ha sparato al primo ministro slovacco Robert Fico, avrebbe rivelato alla polizia di aver pianificato l'attacco pochi giorni prima. Lo riporta l'emittente Markiza, precisando che Cintula avrebbe anche dichiarato che il suo obiettivo non era quello di uccidere il primo ministro, ma solo di ferirlo, e si sarebbe detto orgoglioso del suo gesto. L'uomo, che da oltre 30 anni aveva regolare porto d'armi, è stato accusato di omicidio premeditato e rischia l'ergastolo.

L'attentatore rischia 25 anni di carcere

Juraj Cintula rischia 25 anni di reclusione per tentato omicidio premeditato. Oggi è stata formalizzata, riferiscono i media locali, l'accusa a suo carico da parte della polizia

L'accusa: tentato omicidio premeditato per vendetta

La polizia ha accusato stamattina Juraj Cintula, il settantenne che ieri ha sparato al premier slovacco Robert Fico, di omicidio premeditato per vendetta. Lo riporta Marzika tv. L'uomo si trova attualmente in una cella della polizia presso l'Agenzia nazionale criminale di Nitra. Secondo i media slovacchi, il pensionato di 71 anni ha detto di essere orgoglioso di quello che ha fatto.

La Turchia condanna il tentato omicidio di Robert Fico

«Condanno fermamente l'atroce tentato omicidio contro il premier slovacco Robert Fico e gli auguro una pronta guarigione». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un messaggio su X, dove ha espresso vicinanza alla Slovacchia da parte della Turchia. 

L'ospedale: operato per 5 ore, ora in rianimazione

La direttrice dell'ospedale slovacco Miriam Lapunikova ha affermato che ieri due équipe chirurgiche hanno operato il premier Fico per cinque ore. Ora è ricoverato nel reparto di Anestesiologia e Rianimazione. Lo riporta l'agenzia Tasr. «Il paziente aveva ferite multiple da arma da fuoco», ha dichiarato la direttrice, chiedendo ai media di rispettare la privacy di Fico. 

Le condizioni del premier Robert Fico dopo l'intervento chirurgico si sono stabilizzate ma sono ancora gravi: lo ha annunciato il ministro della Difesa Robert Kalinak, come riporta l'agenzia Tasr. «Durante la notte scorsa i medici» dell'ospedale «Roosvelt» a Banska Bystrica «sono riusciti a stabilizzare lo stato del paziente. Oggi intraprenderanno altri passi per il suo recupero», ha detto Kalinak in dichiarazioni rilanciate dall'emittente televisiva slovacca Ta3. Fico è stato operato per cinque ore, ora si trova in un reparto di terapia intensiva.

L'attentato e le elezioni

L'attentato al premier slovacco Robert Fico, al di là dell'esito delle indagini delle autorità di Bratislava, si staglia come un'oscura nube su Bruxelles e alimenta ulteriormente una paura che, nei corridoi dei palazzi comunitari, diviene di giorno in giorno crescente: quella di una campagna per il voto delle Europee segnata dalla violenza.

Da giorni, non a caso, la presidente della Commissione - e Spitzenkandidat del Ppe - Ursula von der Leyen e la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola, in ogni angolo del continente, non fanno che ripetere un concetto: il voto del 6-9 giugno è il più importante della storia dell'Ue, perché in gioco c'è l'idea stessa che è alla base dell'Europa. Del resto l'attacco a Fico non fa che aggravare una preoccupante scia di violenza iniziata non appena la campagna per le Europee è entrata nel vivo. E' stata la Germania, finora, il teatro principale di questi atti. Negli ultimi giorni ben cinque esponenti politici tedeschi sono stati vittima di attacchi.

 

L'ultimo, in ordine cronologico, è stata l'ex sindaca di Berlino, membro dell'Spd, Franziska Giffey. Qualche giorno prima aveva destato scalpore, a Dresda, l'aggressione al capolista dei socialdemocratici in Sassonia, Matthias Ecke, colpito da quattro persone mentre attaccava un manifesto elettorale. A finire nel mirino, in Germania, è stato innanzitutto l'Afd, il partito di estrema destra dato in costante ascesa che, a Bruxelles, considerano come il più pericoloso - e filo putiniano - dei movimenti sovranisti. Robert Fico, in questo contesto, appartiene a quella categoria di leader che i partiti europeisti considerano più pericolosi. Il premier, che ha iniziato il suo quarto mandato nell'ottobre del 2023, è considerato una sorte di clone di Viktor Orban, con il quale condivide le posizioni filorusse e la totale chiusura sui migranti. E, da settimane, è attentamente monitorato a Bruxelles per un disegno di legge ad hoc sull'emittente pubblica che, secondo l'opposizione slovacca, andrebbe a minare la libertà di informazione. Ma, a prescindere dalle sue posizioni politiche, l'attentato ha innescato una ferma e preoccupata condanna da parte dei vertici Ue e dei principali gruppi che siedono all'Eurocamera. Tutti, seppur in proporzione diversa, convinti che si tratti di «un attacco alla nostra democrazia e alla nostra società". In questo senso i più netti sono stati i liberali di Renew, che hanno sottolineato la necessità di «proteggere l'integrità del nostro ambiente politico per garantire che le prossime elezioni europee siano libere, eque e rispettino i diritti di tutte le persone coinvolte». «La violenza minaccia le basi stesse della democrazia e dei nostri valori europei fondamentali», ha sottolineato dal canto suo il del leader del Ppe Manfred Weber, finito tuttavia nel mirino di Socialisti e liberali per la sua aperture a quelle destre che, secondo il centrosinistra, rappresentano un pericolo per i diritti dei cittadini. Per Weber e von der Leyen, tuttavia, si tratta di un'apertura condizionata, che se resta valida per FdI non può esserlo per partiti come Afd, Fidesz, o ironia della sorte, per lo Smer guidato dallo stesso Fico. Per la presidente della Commissione uscente, la futura maggioranza dovrà essere formata da «una coalizione che rafforzi l'Ue». Parlando martedì al Democracy Summit in Danimarca, von der Leyen ha inoltre anticipato che, se verrà confermata, proporrà uno «scudo per la democrazia Ue», una struttura ad hoc contro le interferenze e le manipolazioni stranieri. Già, perché a Bruxelles legano concettualmente la disinformazione e il crescere della violenza. E temono che, in questo grande gioco di indebolimento dell'Ue, ci sia in qualche modo lo zampino del Cremlino. 

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